La prevenzione parte da te

Quando si parla di prevenzione ci si riferisce all'insieme di azioni che si possono mettere in atto per diminuire il rischio d'insorgenza di un tumore e/o rallentarne la progressione. Per farlo dobbiamo agire sui fattori di rischio che possiamo modificare e tenerci sotto controllo. Sei sicura di sapere come fare?

Lo sviluppo di un tumore ginecologico dipende da molti fattori, genetici e ambientali. La prevenzione di questi tumori comprende l'assunzione di comportamenti e abitudini che possono aiutare a diminuire il rischio di svilupparlo, a scovare il tumore precocemente, ma anche, una volta avuta la diagnosi, l'esecuzione di esami e l'aderenza a terapie e controlli che abbassino il rischio che la malattia ritorni.

Si parla per questo di prevenzione primaria, secondaria e terziaria.

Vediamo in cosa consistono.

Prevenzione primaria

La prevenzione primaria rappresenta la forma più tradizionale e fondamentale di prevenzione e comprende tutte le azioni che possono abbassare il rischio che i tumori si manifestino nella popolazione, agendo sulle cause e sui fattori che ne favoriscono l’insorgenza.

Nella maggior parte dei casi, questi interventi mirano a modificare abitudini e comportamenti non salutari1.

Per ridurre il rischio di sviluppare un tumore ginecologico, puoi 2,3:

  • seguire un’alimentazione equilibrata;
  • fare attività fisica con regolarità;
  • mantenere il peso nella norma;
  • smettere o non cominciare a fumare;
  • moderare il consumo di alcol;
  • vivere una vita sessuale sicura;
  • allattare al seno;
  • limitare l’esposizione a sostanze nocive;
  • valutare, se hai un rischio molto elevato (es. mutazioni BRCA o Sindrome di Lynch), interventi di prevenzione chirurgica o un programma di sorveglianza dedicato;
  • eseguire le vaccinazioni raccomandate4
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Chi deve fare prevenzione primaria?

Tutti, a tutte le età. Sebbene le misure di prevenzione primaria siano pensate per le persone sane,mantenere uno stile di vita sano è importante anche per chi ha già ricevuto una diagnosi.

Prevenzione secondaria

La prevenzione secondaria ha come scopo principale l'identificazione precoce di forme tumorali o di lesioni precancerose.

Nella maggior parte dei casi, questi interventi mirano a modificare abitudini e comportamenti non salutari1.

Riuscire a diagnosticare il tumore in una forma iniziale permette di sfruttare un vantaggio temporale ed attuare in tempo le misure correttive più efficaci e meno invasive per le pazienti.

La prevenzione secondaria dei tumori ginecologici si basa su5:

  • programma di screening nazionale per il tumore della cervice uterina;
  • programmi di sorveglianza clinica per le donne ad alto rischio.

Chi deve fare prevenzione secondaria?

Le persone che non presentano sintomi ma che per età, familiarità, condizioni di salute e stili di vita hanno un rischio aumentato di sviluppare un tumore ginecologico.

Prevenzione terziaria6

La prevenzione terziaria ha lo scopo di evitare o ritardare il ritorno della malattia, la cosiddetta recidiva .

Negli ultimi anni l'utilizzo di terapie coadiuvanti e di specifici protocolli terapeutici ha permesso di fare passi avanti nelle prognosi di diversi tumori come quelli all'ovaio.

Esempi di prevenzione terziaria:

  • test genetico per identificare terapie mirate e valutare strategie di prevenzione individuale e per la famiglia (per il tumore dell’ovaio e altri tumori non ginecologici);
  • corretta aderenza alle terapie indicate;
  • corretta aderenza agli esami di follow up;
  • stile di vita sano.

Chi deve fare prevenzione terziaria?

Chi ha già ricevuto una diagnosi di tumore ginecologico.

Le mutazioni BRCA e la prevenzione del tumore all'ovaio

Al momento della diagnosi di tumore all'ovaio le Raccomandazioni di AIOM7 (Associazione Italiana Oncologia Medica) stabiliscono che venga eseguito un test genetico alla ricerca di mutazioni BRCA1 e BRCA2. Se individuate, queste mutazioni danno indicazioni per la prevenzione primaria e secondaria per le donne con le mutazioni e per la loro famiglia.

Le donne con mutazioni BRCA1 e BRCA2 possono fare prevenzione primaria sottoponendosi a chirurgia preventiva, oppure fare prevenzione secondaria con programmi di sorveglianza stretta.

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Prevenzione

Il Piatto Sano di Harvard

giovedì 30 settembre 2021 - Dott.ssa Lucilla Titta